Non è bello cio' che è bello,ma è bello cio' che piace! cosi' dice un proverbio italiano

ma cosa vuol dire?

analizziamolo

La bellezza è oggettiva o soggettiva?

Quali sono gli elementi che ci portano ad affermare che un viso è bello? Esiste un canone di bellezza universale oppure la bellezza è “relativa”? Che peso hanno i difetti estetici nel definire la bellezza?

“La bellezza è una lettera di raccomandazione che conquista subito i cuori”.

Qualcuno dice che non bisogna acquistare un libro giudicandolo dalla copertina. E invece è dimostrato che, spesso, il libro che si compra è proprio quello che ha attratto la nostra attenzione, ammiccando lì dallo scaffale! Dunque la prima impressione conta. Eccome se conta.

Se poi consideriamo che moltissimo della comunicazione fra persone passa attraverso canali che non includono l’uso della parola, capiamo come l’aspetto fisico entri a far parte, di diritto, degli scambi tra esseri umani e dell’opinione che ciascuno si crea dell’altro.

Nell’antica Grecia le sculture riproducevano atleti bellissimi perché il concetto di bellezza includeva quello del Bene e della Verità. Dunque, chi era bello possedeva altre virtù che oltrepassavano l’aspetto fisico. O forse, le virtù erano, in se stesse, bellezza, e dunque venivano personificate con un bel corpo. Non è forse vero, in fondo, che una persona che amiamo per le sue qualità la vediamo bellissima, molto di più di ciò che il suo solo aspetto ci indicherebbe?

La bellezza, inoltre, era considerata anche come un termometro di buona salute e di capacità di resistere alle malattie. Quindi, chi sposava una donna bella significava che aveva scelto una madre potenzialmente sana per i suoi figli. Probabilmente la natura stessa, attraverso l’istinto, ci induce a vedere più belle le persone dell’altro sesso che godono di ottima salute, o che hanno caratteristiche fisiche (e quindi genetiche) che si integreranno bene con le nostre nel momento in cui metteremo al mondo dei figli. Insomma, la bellezza può essere soggettiva. Perché è nei nostri occhi (quando entra in gioco l’affettività) oppure nel nostro istinto (come scelta dell’individuo più sano o geneticamente più affine).

Se però dal campo della soggettività ci spostiamo verso i canoni di una bellezza un po’ più oggettiva, considerando modelle, attori e attrici che piacciono un po’ a tutti (o comunque al maggior numero di persone), vediamo come questo tipo di bellezza risenta moltissimo della moda e sia influenzata dalla cultura e dal momento storico. Marilyn Monroe è sicuramente una bellezza universale, ma se fosse vissuta oggi sarebbe stata così famosa com’era allora? O al contrario, la bellezza androgina e anticonformista di Kate Moss, esageratamente magra e con gli occhi lontani, o il sorriso imperfetto di Laetitia Casta, avrebbero avuto successo negli anni ‘50?

Ci sono dunque volti che rispondono meglio alle necessità estetiche del momento storico che viviamo, o che lo interpretano meglio: se negli anni ‘90 si privilegiavano bellezze dall’espressione un po’ incupita che faceva tanto affascinante mistero, oggi sono considerati belli visi un po’ più “umani”, ovvero con qualche difetto, e fisici più rotondetti (“curvy”!). Per fortuna!

ci sono delle proporzionifra le varie parti del volto da cui deriva la sua armonia e dalle quali non si può prescindere per definirlo bello. Ma è anche vero che la perfezione annoia. Dopotutto, siamo umani, non divini. Ci sono donne diventate famose proprio per i loro difetti (pensiamo ai sorrisi larghissimi di Julia Roberts e di Cameron Diaz), così come esistono bellezze “perfette” come quella di Linda Evangelista che, proprio per evitare di annoiare, all’epoca in cui era famosa portava i capelli quasi sempre corti, giocando coi tagli e i colori estremi. Insomma, un conto è essere belle, un conto è piacere: sono due cose diverse. La bellezza è sinonimo di proporzioni perfette, ma per piacere davvero e per “colpire”, l’ esibire con orgoglio o con ironia un nostro difetto può diventare l’arma vincente. Anche per noi, ragazze normali, che non siamo né superbelle né famose, ma che con il volto ci presentiamo al mondo.

E il volto va curato. Tondo o quadrato che sia, se il nostro viso si presenta luminoso, che dite… giocherà a nostro favore? Direi proprio di sì! Mentre se abbiamo una faccia in cui tutte le proporzioni sono rispettate al millimetro ma abbiamo la pelle spenta o piena di imperfezioni, questo può essere indice di un cattivo stato di salute della nostra pelle o del nostro corpo, e questo può “abbassare” la nostra capacità di piacere.

La pelle parla: facciamo che parli bene di noi, dandole tutto ciò di cui ha bisogno.

L'arte è saper stare bene con se stesse .....qualsiasi cosa ci mettiamo sul volto. Ogni essere umano è prezioso, per se stesso e per gli altri. Anche un nostro difetto può diventare un arma vincente, l'importante è saperci riconoscere e capire i nostri limiti. Il resto viene da se.

TUTTO CIO' CHE VIENE PRIVATO DELLA SUA LIBERTA' PERDE SOSTANZA E SI SPEGNE RAPIDAMENTE.

Come spiegavo prima non importa se si ha un naso prorompente, piuttosto la forma degli occhi forse un Po troppo grandi.

Impariamo a prenderci cura di NOI della nostra pelle dei nostri capelli,la bellezza diceva un detto è negli occhi di chi guarda  come la nostra frase preferita gli occhi sono lo specchio dell'anima, allora cosa aspettate fatevi belli, noi vi diamo le armi voi fate il resto

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