Dai funghi un aiuto naturale per la prevenzione dell’Alzheimer. L’annuncio arriva dalla University of Malaysia, dove alcuni ricercatori ne hanno analizzato le proprietà di 11 differenti tipologie, edibili e medicinali, in relazione alla loro capacità di frenare l’insorgenza della patologia neurodegenerativa. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of Medicinal Food.
Durante il loro studio sui funghi, condotto in laboratorio su topi e ratti, i ricercatori hanno riscontrato come il consumo di ciascun fungo aumentasse la produzione della molecola NGF (fattore di crescita dei nervi). Tale elemento sembra sia coinvolto nella crescita, proliferazione, manutenzione e nella sopravvivenza stessa di determinate cellule nervose cerebrali.
Questa azione potrebbe risultare determinante, secondo i ricercatori, nell’individuare possibili strategie a protezione dei neuroni (nei confronti delle sostanze chimiche che ne causano la morte cellulare). Ulteriori e più specifiche proprietà sono state poi riscontrate in alcune specifiche varietà di fungo.
Dal fungo “Reishi” arriverebbe un’azione a sostegno della longevità e delle attività cognitive, mentre dal “Lion’s Mane” o “Testa di Scimmia” (apprezzato in cucina e nella medicina tradizionale in Cina e Giappone) si otterrebbero benefici nel trattamento di stadi leggeri di deficit cognitivo.

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